domenica 20 novembre 2011

Eccezionale premiazione del concorso “ Quando gli atti eroici vengono compiuti da persone comuni”, ispirato a Giuseppe Macina - medaglia d’oro Al valo


Venerdì 18 novembre 2011 dalle 11.20 alle 13 presso
l’istituto comprensivo Luigi Pirandello di Cerda si è tenuta la premiazione di
un concorso ispirato a Giuseppe Macina - medaglia d’oro Al valor civile - e Giuseppina Runfola, due nostri concittadini
che hanno messo a repentaglio la loro vita, e purtroppo l’hanno persa, per
salvare altre vite. Per noi esseri umani la vita è il bene più caro che abbiamo
e nello stesso tempo la cosa più preziosa da mettere in gioco, può sembrare
paradossale, per esprimere la nostra umanità. Per molti la vita è fine a se
stessa per altri diventa, loro malgrado, uno strumento estremo per manifestare
quello che nessuno può vedere, i tratti inesprimibile dell’animo, i sentimenti
profondi del cuore, i pensieri che tacciono nella mente. Gesti che nascono da
animi generosi, da virtuosi insegnamenti accolti fin da bambini, ciò conduce le
persone comuni a perseguire: altruismo, solidarietà, umanità, coraggio. E nel
momento della prova a quell’azzardo, a quel “rischio calcolato”, mettere a
repentaglio la propria vita per salvare la vita di altri esseri umani. Come è
noto il temine martire deriva da “testimone”, ebbene tutte le persone comuni
che hanno compiuto atti eroici testimoniano che noi esseri umani sappiamo e
possiamo essere differenti dagli animali. Sono persone comuni e nello steso
tempo speciali, per questo mi sembrò
opportuno che il bando del concorso si aprisse con queste due citazioni: “Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì
per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a
morire per un giusto;” San Paolo. “Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che
hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del
pericolo, e tuttavia l’affrontano.” Tucidite.
Qualunque siano i valori in cui crediamo, non si realizzano soltanto in gesti
estremi, ma anche e soprattutto in una retta coscienza che ci guida nella vita
quotidiana, nei piccoli atti che compiamo ogni giorno nei confronti delle
persone che ci stanno accanto. Per questo motivo il concorso è stato proposto
agli alunni dell’istituto comprensivo Luigi Pirandello di Cerda. Affinchè
crescendo sappiano rendere la società nella quale viviamo un po’ migliore di
quello che è, non un insieme generico di esseri che respirano ma una comunità
di persone umane e di cittadini.
Non bastano da soli sentimenti ed emozioni per migliorare la
nostra società, è necessario che ognuno di noi abbia dentro una legge morale,
“ama il tuo prossimo come te stesso” ha detto Nostro Signore Gesù Cristo; o per
citare Immanuel Kant, “il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di
me”, una legge che nessuno ci obbliga ad osservare, dobbiamo liberamente
scegliere, ognuno secondo le proprie possibilità, il modo per cercare di
applicarla ogni giorno nei confronti di ogni essere umano. È una scelta che ci spinge
ad interrogarci fin dove arriva il “nostro dovere verso gli altri”, nel
conferire a Giuseppe Macina la medaglia d’oro al valor civile la Repubblica
Italiana non ha compiuto un atto di sentimentalismo ma ha preso atto che
Giuseppe è andato oltre il suo dovere. Da persona comune ha dato di più non per
diventare un eroe ma per seguire la legge morale ed il suo animo generoso.
I partecipanti al concorso che si è svolto all’istituto
comprensivo il 17/05/2011 sono stati 131 alunni appartenenti alle classi V
scuola primaria; classi I, II, III, della scuola secondaria di I grado. Durante
la premiazione sono stati attribuiti otto premi attribuiti dalla giuria
composta dalla presidente professoressa Silvia Schiraldi, dalla professoressa
Cascio Giuseppina, dall’insegnante Cutrona Giuseppina, da Scorsone Luigi
Salvatore. Due premi fuori concorso attribuiti dai signori Sebastiano e Paola
Macina. Dieci targhe per i vincitori e un totale 735 euro consegnati ai
genitori degli alunni vincitori. I vincitori che hanno prodotto degli elaborati
singolarmente o in gruppo sono composti da sedici alunne e un alunno. Le targhe
ed i premi sono stati messi a disposizione dalla famiglia Macina e dell’A.D.S.
Cerda Giuseppe Macina che aveva bandito il concorso. I mezzi che sono stati
messi a disposizione del concorso non sono un gesto di generica filantropia ma
un mezzo per gratificare i ragazzi, per stimolare le loro capacità espressive.
Indubbiamente gli elaborati sia in forma letteraria che
grafica hanno centrato in pieno le tematiche del concorso, con grande
soddisfazione i ragazzi hanno compreso che era necessario generalizzare i
valori proposti: altruismo, solidarietà, umanità, coraggio. Infatti il concorso
era ispirato a Giuseppe Macina e Giuseppina Runfola non a loro dedicato, dunque
aveva un obiettivo altamente educativo. Rendere i valori universali, validi per
ogni essere umano senza distinzione di etnia, religione o cultura. Questo
risultato induce a guardare al futuro della nostra società con più ottimismo in
questi tempi incerti.
In tutti gli interventi: la presidente del consiglio
d’istituto sig.ra Lo Dato, il Sig. Salvatore Lazzara, il comandante della
polizia municipale Biondolillo, il maresciallo Francesco Fazio, c’è stato un messaggio di incoraggiamento e
di speranza per questi ragazzi che sono il futuro della nostra società. Le
riflessioni del professore Luciano Runfola, dell’Avvocato Giovanni Macina e del
professore Sebastiano Macina non possono essere descritte perché toccano ferite
davanti alle quali si può solo tacere, sono sicuro che rimarranno ricordi
indelebili nell’animo di ognuno dei ragazzi.
Qualche esempio concreto di altruismo lo abbiamo avuto
proprio durante la manifestazione, una ragazzina che faceva parte di un gruppo
di alunni partecipanti al concorso (purtroppo la giuria non è riuscita a
valutare il loro elaborato, file salvato male e non visionabile), si è messa
immediatamente a disposizione per leggere il messaggio che la gentilissima
dirigente scolastica del precedente anno scolastico Silvia Schiraldi , ci ha
inviato da Palermo. Ricevuto il messaggio tramite mail giovedì sera, la ragazza
lo ha ricopiato a mano e si è esercitata per ore allo scopo di migliorare la
dizione. Non ha chiesto nulla in cambio di quello che ha fatto. Con questo
gesto, nel suo piccolo, ha dimostrato concretamente cosa è l’altruismo. Lei e
tutti quelli che hanno compreso l’importanza del concorso e dei valori che
voleva trasmettere, sono vincitori tanto quanto gli alunni premiati. Questa
ragazzina ci ha dato un esempio che noi adulti non dovremmo ignorare, il suo
gesto ci dovrebbe far riflettere quando incitiamo i ragazzi alla competizione
sfrenata, quando ci dividiamo per invidie, interessi economici e pseudo
politici, orgoglio, presunzione, voglia di
protagonismo e di potere che troppo sposso contraddistingue il mondo
degli adulti.
Voglio sperare che non si dica che in questo articolo ho
parlato più di Giuseppe Macina che di Giuseppina Runfola, sarebbe una meschina
comparazione e contrapposizione. Qualche mese fa nella acque dell’isola di
Pantelleria arrivò un barcone pieno di profughi dalla guerra che si combatteva
in Libia, una “caretta del mare” che si ribaltò, uno dei profughi vedendo che
una donna e la sua bambina stavano annegando abbandonò il salvagente per
salvarli, riuscì nell’impresa ma morì. Il suo corpo fu seppellito in un angolo
del cimitero dentro quattro tavole e ricoperto con il cemento, era un anonimo,
non sapremo mai il suo nome, forse si chiamava Abdull, Aziz, Boris o Jhang ….
chissà, se aveva una famiglia non sapranno mai che fine ha fatto, nessuno ci
racconterà i suoi sogni, la sua infanzia, i suoi affetti, i progetti; su quella che sarebbe la sua tomba, sul
cemento con il manico di una pala venne scritto “estracomunitario”, si proprio
con la “s”. Che commento possiamo fare?
Per non dimenticare quello che ci viene narrato, non basta
solo ricordare … se da quella narrazione senza particolari, quasi anonima,
riusciamo ad imparare qualcosa, significa che abbiamo compreso che in ogni
persona l’umanità non è solo una parola ma una scintilla di eterno di cui tutti
facciamo parte!!!
Che Nostro Signore Gesù Cristo illumini le donne e gli uomini
di buona volontà che lavorano per il bene comune.
Scritto da Luigi Salvatore Scorsone. 20 novembre 2011.

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