mercoledì 9 novembre 2011

Notizie sul consiglio 08/11/2011 Parte II

... continua   dopo l'uscita dall'aula consiliare del capogruppo di minoranza Cicero Domenico, si passa ai punti successivi . L'interrogazione urgente del Cons. Dionisi , visto che era diretta verso il Sindaco e non era presente , è stata  rinviata  alla prossima seduta di consiglio utile ( quando ci sarà il sindaco insomma ) .Il quarto e quinto punto sono stati votati a favore all'unanimità , compresa la mozione del consigliere Bulfamante che si ricollegava al secondo punto , sulla gestione diretta del servizio idrico da parte del Comune di Cerda . Un po di "maretta " generale arrivati all'ultimo punto.
All'ultimo punto vi era una mozione  presentata dal cons. Bondì , dove in questa mozione voleva vincolare i locali di via roma 133 (sede della nuova aula consiliare al secondo piano) liberi a usi esclusivamente per locali comunali , visto che alla sede centrale in piazza la Mantia , negli stessi uffici , oltre a esserci nelle stanze 5 - 6 impiegati, vi sono diversi uffici nella stessa stanza , ad esempio nella sede della segreteria , ci si può imbattere nei geometri che devono fare delle visure , visto che è presente anche l'ufficio visure del comune . Essendo tutto il primo piano e piano terra libero dello stabile di via roma , voleva che fossero adibiti a stanze per uffici pubblici. La minoranza d'accordo a questa proposta , Gandolfo Interbartolo pure propenso a questo e fa un discorso a favore , dicendo che le stanze nel municipio di Cerda sono di 20 metri ed  è una cosa assurda vedere tutti questi dipendenti lavorare in quello stato, il consigliere Bulfamante parla di sicurezza precaria al Municipio di cerda per i lavoratori in quanto lui denuncia vetri incollati con il nastro d'0imballaggio, fori nelle finestre e porte tappate con carta igienica o fazzoletti di carta per sopperire al freddo nei mesi invernali e si dice propenso alla proposta fatta dal Bondì.
Di parere contrario il capogruppo di maggioranza Noto   che parla di decisioni amministrative diverse da quelle prima dette e che nei locali suddetti vi sia l'idea di inserire un museo della Targa Florio comunale .
A queste dichiarazioni , si accavallano tante voci di no.
Parlano un po' tutti e dicono che i locali sono con le sicurezze e le certificazioni proprio per uffici pubblici e che vi si doveva portare da 2 anni già la biblioteca comunale come da progetto della ristrutturazione fatta fare dall' amministrazione commissariale e successivamente ratificata dal Sindaco Mendola .
Addirittura in un suo intervento il cons. Interbartolo (che dopo le dimissioni dell'assessore Interbartolo si era dichiarato sempre nella maggioranza ) dice che casomai si dia una struttura pubblica per ospitare un museo privato di fare una occupazione del luogo per non permetterlo e che voterebbe comunque a favore della mozione .
A questo punto , tutti si chiedono : "Ma il comune non ha un museo per la targa florio", a questa domanda risponderà il consigliere Antonino Geraci dicendo che l'assessore Vara (n.d.r. assessore allo sport, turismo spettacolo , cultura e forse pure politiche sociali ) ha fatto una promessa ad Antonino Catanzaro ( creatore, curatore e proprietario del Museo Vincenzo Florio di Cerda ) facendoGli trasferire il suo museo in quei locali. Il cons. Interbartolo allora rimarca che quelle stanze non era opportuno che andassero al museo e che di regola andrebbe la biblioteca comunale (l'assessore alla cultura Vara , visto che ancora non tutte le famiglie hanno Wikipedia e internet a basso costo tanto decantato in campagna elettorale per far fare le ricerche ai figli , dovrebbe preservare i loro diritti e far subitamente installare tale biblioteca in quei locali , visto che i locali dove è momentaneamente sono stati dichiarati inagibili assieme all'asilo di via vivirito) e facendo la conta dei voti dice che essendo 7 contro 7 , la mozione si poteva dichiarare nulla , cioè come se non fosse stata presentata e che se i cittadini lo volevano seguire lui sarebbe stato il primo ad occupare gli uffici se il museo si sarebbe trasferito in quei locali pubblici.
In mezzo a tutte queste voci e ribattute , non tutti i presenti e il presidente del consiglio avevano notato che il cons. Fortunato Cascio nel mentre alzava la mano e chiamava il presidente del consiglio.
Appena accortosi e finito l'intervento il cons. Interbartolo, il presidente dà la parola al cons. Cascio , ilk quale dice che anche se il suo capogruppo ha dichiarato nel voto di essere contrario , lui si dice favorevole alla mozione di Bondì e che il suo voto sarebbe stato a favore per i cittadini e per gli impiegati comunali che lavorano in questo stato.
RISULTATO ? La mozione passa con 8 voti favorevoli e 6 contrari , il museo non andrà in via roma 133.
A questo punto la maggioranza vacilla e si vedono i malumori dei consiglieri , sarà mica per il "toto Assessori" che si è venuto a creare per le dimissioni di Interbartolo? mah vedremo alla variazione di bilancio nel prossimo consiglio...

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