sabato 5 novembre 2011

Profili anonimi su face book e dibattito politico a Cerda. scritto da Luigi Scorsone.


Profili anonimi su face book e dibattito politico a Cerda.
scritto da Luigi Scorsone.
Forniscono un informazione veritiera? Sono in qualche modo
utili a chiarire le questioni che riguardano la cittadinanza? Perché danno il
loro contributo al dibattito in forma anonima?
Da qualche anno su face book sono apparsi profili anonimi e
blog nei quali si esprimono critiche e suggerimenti diretti a chi amministra.
Ad una analisi superficiale potrebbero apparire solo un modo per sparlare della
politica, un surrogato delle chiacchiere da bar e da piazza, un confuso
vociare, una valvola di sfogo per il qualunquismo tipicamente cerdese. Certo a
volte lo sono. Eppure rappresentano uno dei pochi mezzi liberi per esprimere il
dissenso e l’indignazione dei giovani. Puntualmente danno risalto alle
incongruenze delle nostra classe politica, ai limiti e alle incapacità di chi
governa Cerda. Mi riferisco alle notizie minuziose che fornisce Politica
cerdese alla piazza, ed i commenti perspicaci che Maria piccola peste e altri
aggiungono. L’obiezione è scontata: perché lo fanno in modo anonimo e non
mettono la faccia nell’esprimere le loro opinioni? Dalle risposte spesso irritate,
e malcelate, dei politici in questione si può ipotizzare una risposta. La
mentalità distorta di chi amministra, il quale spesso interpreta le critiche al
suo operato come una questione personale, questo è il primo elemento. Il
condizionamento ambientale che la classe politica esercita sui cittadini è il
secondo elemento, incutere in modo inconscio
il timore che si può arrivare dovunque e a chiunque è la strategia di
controllo delle coscienze. Quando si svolgono le elezioni i politici che
presidiano in forze l’ingresso del plesso elettorale ne sono l’esempio, non
fanno nulla di male, ti guardano, ti scrutano
… e uno sguardo a Cerda può significare tante cose! Il terzo elemento è
l’utilizzo del potere, o fare intendere che così sia, in modo da far apparire i
diritti come dei favori, i diritti dei cittadini come “proprietà” della classe
dirigente che dunque può decidere chi ne può usufruire e chi no! Per ultimo elemento
come non citare la mentalità comune, il
pregiudizio sospettoso-utilitarista, infatti la prima domanda che si pongono
molti cerdesi, compresi i familiari dei nostri anonimi, nel commentare un’iniziativa di impegno
pubblico è “ ma perché lo state facendo, cosa ci guadagnate, perché non vi
fatti vostri?”. Presumendo che dietro questi profili anonimi ci siano dei giovani, si può
comprendere le motivazioni della loro scelta. Certamente quanto scrivo non
giustifica i profili anonimi a divulgare notizie false e tendenziose, a ledere
la dignità umana delle persone che ricoprono cariche pubbliche e politiche. Anzi
per onestà intellettuale chi scrive su profili anonimi, quando coloro che
amministrano compiono atti veramente utili alla comunità, non dovrebbero
omettere di complimentarsi.
Per quanto mi riguarda preferisco un confronto a viso aperto
con i politici, però in questa convinzione sono un po’ perplesso, dopo
anni che scrivo alle istituzioni locali
per chiedere chiarimenti, fare proposte o presentare proteste – sicuramente su
argomenti banali-, e quasi mai ho avuto la soddisfazione di ottenere uno
straccio di risposta. Spesso mi viene il dubbio atroce che ci sia un cestino
usato dalle amministrazioni per buttare via le lettere dei cittadini, un
cestino mai rimosso, che continua a svolgere egregiamente il suo compito! In
genere a Cerda i politici non danno mai risposte formali, perché preferiscono prendere
amichevolmente i cittadini sotto braccio e offrirgli il caffè mentre gli viene esposto il problema, in
questo modo dopo le elezioni potranno sempre dire che si trattava di promesse
da marinaio; spesso i politici dicono per non dire e parlano per quelli che
devono capire, allora diventa davvero difficile dialogare con loro, è un po’
come rivolgere le proprie istanze ad un muro di gomma! Quando il rapporto tra
classe politica e cittadini, che di norma dovrebbe essere pubblico, diventa in
una sorta di “trattativa privatistica”, ci si deve davvero stupire se alcuni
preferiscono esprimere la propria opinione in forma anonima? Quando i
funzionari pubblici – siano essi dipendenti comunali (nota dolente) o altro,
funzionari che secondo l’articolo 98 della Costituzione sono al servizio della
nazione – non rispondono ai cittadini, allora
al servizio di quale astratta entità essi sono posti?
La classe politica cerdese ha mai cercato di realizzare una
consulta che dia la possibilità ai giovani di esprimere le proprie idee e i
propri progetti; una consulta prevista dall’art 11 dello statuto, “funzioni
proprie” del comune, che dia concreta applicazione agli artt. 57 e 71 dello
statuto comunale i quali assicurano il diritto dei cittadini a partecipare alle
vicende della pubblica amministrazione. La classe politica ha mai cercato di
realizzare spazi di dibattito pubblico, aperto e libero per far esprimere i
giovani? Sia ben chiaro parlo di spazi di libera espressione del dibattito
civico, sociale e culturale, senza intromissioni e strumentalizzazioni di finti
giovani manovrati dai politici. Questo
vuoto, sia a Cerda che altrove, è stato
secondo me riempito, magari a volte in modo improprio, dai profili anonimi su
face book e dai blog. In quanto a questi
autodidatti del dibattito civico e quindi politico in senso lato, che si
esprimono su face book, ragazzi argomentate
un po’ di più, fate proposte costruttive, niente paura non rischiate mica la
ghigliottina …. Al massimo una querela contro anonimi!
Ai politici infastiditi nel vedere ampiamente divulgati e commentati
i loro provvedimenti su face book, come
se si trattasse di arcani segreti riservati a pochi iniziati di qualche setta
esoterica e non di atti pubblici che riguardano tutti i cittadini. Ai giovani
cittadini che danno il loro contributo al dibattito.
Esiste Dio, giustizia e verità Egli apprezza.
Malachia 2:6: La legge di verità era
nella sua bocca,
non si trovava perversità sulle sue labbra;
camminava con me nella pace e nella rettitudine
e molti ne allontanò dal male.
Giovanni
8:32: “conoscerete la verità e la verità
vi farà liberi”.
Luca
12,1-3
Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che
si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli:
«Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di
nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto
ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete
detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
Immanuel Kant: il potere politico deve essere un potere
aperto al pubblico, “formula trascendentale del diritto pubblico, tutte le
azioni relative al diritto di altri uomini, la cui massima non è conciliabile
con la pubblicità, sono ingiuste”.
Cioè un provvedimento che riguarda i cittadini e che non è
adeguatamente pubblicizzato e fatto conoscere, è un provvedimento preso da una
istituzione democratica solo nella forma e non nella sostanza!! Meditate gente.

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